mercoledì 19 aprile 2017

APPRENDIMENTO E MEMORIA.


LA MEMORIA: è la capacità di un individuo di conservare tracce della propria esperienza precedente.
La nostra stessa identità poggia sui ricordi che abbiamo.
senza memoria non potremmo rispondere a domande tipo; chi sono, che cosa conosco, che cosa sto studiando?.

La memoria è molto coinvolta in ogni aspetto della nostra vita.
se non avessimo memoria dovremmo imparare ogni volta tutto da capo, senza imparare dagli errori del passato, non ci sarebbe conoscenza.
L'apprendimento stesso dipende dalla REGISTRAZIONE e dall'IMMAGINAZIONE delle informazioni.

La memoria però non ha capacità illimitata, e proprio per questo è SELETTIVA, e sceglie che cosa tenere e che cosa dimenticare.
La memoria non è un organo unitario, come il cuore o il fegato, ma ben si un insieme di sistemi che differiscono per tempo e spazio. 







LA MEMORIA SENSORIALE
è il confine tra la percezione e la memoria.

E' la forma più immediata per ricordare. La memoria sensoriale è la registrazione di quanto è percepito dai nostri sensi. Può contenere un elevato numero di informazioni, ma per pochissimo tempo.
Esistono tanti tipi di memoria, quanti sono i nostri sensi; vista, udito, olfatto, gusto, tatto.
I più studiati sono:
  •  MEMORIA VISIVA: dura 0,25 secondi. è quando fissiamo un oggetto, chiudiamo gli occhi e per un tot di secondi ci rimane l'impronta di ciò che abbiamo visto.
  • MEMORIA UDITIVA: dura 0,02 secondi. ed è quando ci ricordiamo ciò che ci è stato detto un istante prima.
Il dato sensoriale per il breve tempo che ha, può diventare un ricordo della memoria a breve e lungo termine.


                                      MEMORIA A BREVE E A LUNGO TERMINE
  •  A BREVE TERMINE vengono processati dati raccolti in un tempo inferiore ai 30s.          ne esistono due a seconda del canale sensoriale:
  • M. FONOLOGICA, può contenere 7 elementi (numeri, sillabe o altri stimoli acustici.
  • M. VISUOSPAZIALE, che riguarda la forma degli oggetti e la loro posizione dello spazio.

  •  A LUNGO TERMINE l'informazione diventa una traccia o un ricordo, che può essere trattenuta per alcuni minuti, settimane, mesi o anni.
 La memoria a lungo termine si divide in due categorie:
  • MEMORIA ESPLICITA: tutto ciò che il soggetto descrive consapevolmente, è a sua volta ripartita in:
  • memoria EPISODICA, il ricordo di eventi trascorsi, della propria vita.
  • memoria SEMANTICA, conoscenze apprese.
  • memoria EMOZIONALE, ricordo di emozioni legate a eventi.
  • MEMORIA IMPLICITA: immagazzina le coscenze e i movimenti che utilizziamo più spesso, e che non abbiamo bisogno di richiamare esplicitamente alla coscienza.


 L'OBLIO NATURALE.

E' un fenomeno naturale di perdita parziale o totale dei ricordi.
Sono state proposte delle teorie per spiegare l'oblio.

 
  1. DECADIMENTO DELLA TRACCIA MNESTICA:                                                               è quando i ricordi tendono a svanire a causa del normale deterioramento delle connessioni chimiche dovute al passare del tempo.
  2. L'INTERFERENZA:                                                                                                            quando un informazione è di ostacolo alla permanenza di un'altra. 
  3. PERDITA DELLA VIA DI RECUPERO: è quando l'informazione non è perduta,ma è difficile da recuperare.
  4. RIMOZIONE: le tracce innestiche non sono quindi scomparse, ma solo rimosse dalla coscienza, attesa di un eventuale recupero.          
 


giovedì 30 marzo 2017

LA MEMORIA VISIVA
FRANCIS GALTON (1822-1911)
 Fu un esploratore, geografo e antropologo britannico; ha fondato la psicologia differenziale, che studia le differenze tra gli individui. 
La memoria visiva non è solamente la capacità di ricordare l'aspetto di una pagina letta, ma è ben si, qualcosa di più complesso.

L'uomo per la meggior parte, apprende per immagini e ogni volta che ci viene detto semplicemente qualcosa oppure ci viene rapresentato verbalmente, noi l'associamo ad un'immagine, o avvolte a delle scene.

Allan Paivio (1969)
è stato studiato da Allan che più vengono fatte domande diverse del posto che ti hanno detto di descrivere inizialmente più si fa fatica a ricordare; perchè la mente è come se stesse facendo lo stesso percorso.


Per fare in modo che si ricordino meglio determinate informazioni, sono state scoperte delle tecniche dette "MNEMOTECHINA".

giovedì 23 marzo 2017

I RIFLESSI INNATI.
             → CONOSCENZE INNATE.

I riflessi innati sono risposte fisiologiche non apprese a uno stimolo: risposte automatiche e istintive che dipendono dal midollo spinale.
Alcuni di questi sono fondamentali per la sopravvivenza, altri sono destinati a scomparire anche dopo le prime settimane di vita.
altri di questi sono importanti per la NUTRIZIONE. 
ES→ Un neonato tende a succhiare un dito che viene avvicinato sulle labbra.


 Altri invece svolgono una finzione PROTETTIVA.
ES→ Un neonato chiude gli occhi dallo spavento quando sente un rumore forte.

Questi schemi servono anche per l'apprendimento, che è il mezzo con cui gli esseri umani imparano le proprie conoscenze e sviluppano le proprie capacità.


L'ESPERIMENTO DI PAVLOV, I RIFLESSI CONDIZIONATI. 

Ivan Pavlov(1848-1936)

Era un medico, nel 1905 vinse un premio nobel della medicina e degli studi per la digestione.
Famoso per il suo esperimento sulla salivazione dei cani.
L'esperimento consiste nel dimostrare un riflesso condizionato, cioè uno stimolo naturale che si è in grado di provocare con un determinato evento. 
 La risposta che il soggetto da alla presenza di uno stimolo condizionato.

  • Pavlov fa suonare il campanello→ il cane non rileva salivazione
  • Subito dopo Pavlov da al canne un pezzo di carne.→ il cane inizia a salivare. (che favorisce l'assunzione del cibo).
  • Pavlov quindi associa il cibo con il campanello: ogni volta che il cane riceve il cibo, il campanello suona.
  • Da quel momento per un certo periodo ogni volta al solo suono del campanello il cane saliva, pur non ricevendo cibo. 
  1. CIBO= è lo stimolo incondizionato
  2. SALIVAZIONE DI FRONTE AL CIBO= è la risposta incondizionata
  3. CAMPANELLO= stimolo condizionato
  4. SALIVAZIONE AL SUONO DEL CAMPANELLO= risposta condizionata

Questo tipo di risposta è un termine condizionato, che assegnala un'associazione nuova (che è stata appresa tra stimolo e risposta).
Al contrario il termine INCONDIZIONATO segala una risposta naturale e innata. 
Gli studi di Pavlov hanno dimostrato che il cervello controlla i comportamenti non solo sociali, ma anche fisiologici, ossia del corpo. 
Questo fenomeno scoperto da Pavlov viene chiamato CONDIZIONAMENTO CLASSICO: una forma di apprendimento estremamente semplice.
Possiamo definirlo apprendimento perché il soggetto ha acquisito un nuovo comportamento.
APPRENDIMENTO→  la modificazione di un determinato comportamento. 


  IL COMPORTAMENTISMO DI WATSON.
 

 Dagli studi di Watson è nato il COMPORTAMENTISMO.
Che consiste nel associale una risposta a uno stimolo ricevuto.
Watson sosteneva che se gli avessero dato un neonato, lui ne avrebbe fatto diventare quello che voleva, grazie a un adeguato condizionamento.
Quindi negava l'importanza ai fatto innati.  
Uno dei suoi esperimenti fu quello del PICCOLO ALBERT (1920)
 


  •  Albert (bambino di 1 anno) gioca con un coniglio bianco.
  • mentre Alber gioca la moglie Rosalie e Watson provocano un forte rumore.
  • Alber, spaventato grida e piange.
  • Successivamente Albert quando vede un coniglio bianco inizia ad urlare e piangere.
    In questo esperimento l'apprendimento è considerato un processo automatico, cioè risposte con comportamenti meccanici dati dall'abitudine.
    è definita AMBIENTALISTA perché la 'natura' degli esseri viventi è plasmata con l'ambiente nelle quali essi vivono.
     
    IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE DI SKINNER.


    Skinner (1904-1990) era uno psicologo statunitense che ha ripreso le teorie di Pavolv e Watson proprio per capire come si acquisiscono nuove capacità. 
    Skinner si occupò soprattutto dei COMPORTAMENTI OPERANTI→comportamenti quotidiani.
    Egli per capire come si acquisiscono nuove capacità elaborò la SKINNER BOX; gabbie speciali per studiare il comportamento dei ratti e piccioni.
                                                         ↓↓

      
    • All'interno della Skinner Box il ratto o piccione, abbassandoo casualmente una levetta otteneva il cibo.
    • Il ratto o piccione sarà cosi condizionato ad abbassare di nuovo la levetta per mangiare.
    • In questo caso però il comportamento non sarà più causale, ma consapevole.
     
Questa forma di apprendimento viene chiamata APPRENDIMENTO PER RINFORZO, ed è basata su premi e punizioni.    
  • Comportamento GIUSTO➣rinforzo posivito (cibo)      
  • Comportamento SBAGLIATO➢rinforzo negativo (mancanza di cibo). 
  • Caduta cibo➣rinforzo
  • Abbassamento levetta➣operante rinforzante
Il comportamento operante può scomparire o riprendersi a seconda dei casi.
Questo processo di apprendimento viene chiamato anche STRUMENTALE.
Da questi esperimenti Skinner dato la conclusione che che il comportamento è frutto di un modellamento dato dall'ambiente.
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che determinano aspetti fondamentali del soggetto.

LE MAPPE COGNITIVE E  L'APPRENDIMENTO LATENTE DI TOMAN.

Edward Tolman (1886-1959)
Afferma che le risposte e gli stimoli agiscono nella nostra mente, ma con delle variabili intermedie, non direttamente osservabili.
Le variabili possono essere COGNITIVE (ipotesi, idee, mappe concettuali) o MOTIVAZIONALI (bisogni, scopi, aspettative)

Si parla di comportamento DIREZIONALE o FINALIZZATO, perchè si valorizza la soggettività della mente, senza dare una risposta meccanica all'ambiente. Perciò concetti di coscienza, finalità e intenzionalità.

Tolman ha svolto esperimenti di comportamenti esplorativi nei labirinti di apprendimento. 
Consiste che un animale (ratto) esplora un territorio in modo 'disinteressato' e memorizza la collocazione di cibo, nonostante non ne abbia bisogno in quel momento.
  •  Alcuni ratti, non in cerca di cibo esplorano lambiente.
  • Nel momento in cui è stato collocato il cibo in un punto del labirinto i ratti dall'apprendimento precedente (esplorazione dell'ambiente) hanno trovato il cibo molto facilmente, quando ne avevano bisogno.
attraverso le esplorazioni costruiamo mappe cognitive, ossia rappresentazioni mentali dello spazio attraversato, possiamo raggiungere la meta necessaria al momento del bisogno.
Questo si chiama APPRENDIMENTO LATENTE. 
Una raccolta i informazioni utili per il futuro e utilizzabili nel momento del bisogno.



L'APPRENDIMENTO PER TENTANTI ED ERRORI
SECONDO THORNDIKE.

Edward Thorndike (1874-1949)
si distanzia dal comportamentismo preoccupandosi invece di un modello di apprendimento chiamato "per tentativi ed errori".
Si basa sul imparare un nuovo comportamento per tentativi, imparando dagli errori.
Famoso per i suoi esperimenti sui gatti fatti nelle puzzle-boxes, Gabbie-problemi.

L'esperimento consiste che il gatto deve riuscire ad uscire dalla gabbia, schiacciando un pedale che apre la porta.

  •  Il gatto le prime volte schiacciava il pedale dopo parecchi minuti e per casualità.
  • Con il proseguire delle prove, ha imparato ad uscire sempre più rapidamente
Thorndike si basa anche sulla LEGGE DELL'EFFETTO, che è quando più ci avviciniamo allo scopo con effetto positivo e più ci rinforza il comportamento (stimolo) per andare alla fine dello scopo, attribuendo anche una maggiore importanza ai FATTORI EREDITARI dell'ambiente, rispetto all'influenza e alla capacità intellettuale.
  

 
 
 

APPRENDIMENTO E MEMORIA.

LA MEMORIA: è la capacità di un individuo di conservare tracce della propria esperienza precedente. La nostra stessa identità poggia su...